Paesaggi Urbani in Quota: il Verde come Culto contemporaneo

Autori

  • Oscar Eugenio Bellini Politecnico di Milano
  • Martino Mocchi Politecnico di Milano

DOI:

https://doi.org/10.19229/2464-9309/2132017

Parole chiave:

spazi urbani in quota, verde verticale, verdolatria

Abstract

Gli spazi in quota rappresentano uno degli elementi che connotano l’architettura e il paesaggio urbano. La diffusione di nuove soluzioni funzionali, come balconi piantumati, logge inverdite, roof garden e vertical garden sta innescando un nuovo dibattito sulla città contemporanea e sul rapporto tra architettura e natura. Il legame tra ‘spazi aperti in quota’ e ‘natura’ rappresenta uno dei fattori più influenti del successo di questi dispositivi, che interpretano l’assunzione dei temi della ‘sostenibilità’ tramite un’ampia introiezione dell’elemento ‘verde’, ma che pongono allo stesso tempo interrogativi sulla semplificazione del dibattito attorno alle categorie estetiche del paesaggio urbano.

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Biografie autore

Oscar Eugenio Bellini, Politecnico di Milano

Architetto, PhD, è Professore Associato in Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento ABC. 
E-mail: oscar.bellini@polimi.it

Martino Mocchi, Politecnico di Milano

PhD in Progetto e Tecnologie per la Valorizzazione dei Beni Culturali, è Docente di Estetica del Paesaggio presso il Dipartimento DASTU.
E-mail: martino.mocchi@polimi.it

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Pubblicato

30-12-2017

Come citare

Bellini, O. E. e Mocchi, M. (2017) «Paesaggi Urbani in Quota: il Verde come Culto contemporaneo», AGATHÓN | International Journal of Architecture Art and Design, 2(online), pagg. 95–100. doi: 10.19229/2464-9309/2132017.

Fascicolo

Sezione

Architettura