Dopo la firmitas. Prospettiva metabolista di architetture resilienti

Autori

  • Zeila Tesoriere Università degli Studi di Palermo

DOI:

https://doi.org/10.19229/2464-9309/662019

Parole chiave:

firmitas, metabolismo, transizione energetica, architettura resiliente, architettura sostenibile

Abstract

Per millenni costruita al fine di durare identica nel tempo – secondo la firmitas vitruviana – l’architettura oggi si orienta invece ad un adattamento dinamico alle mutazioni del suo contesto. L’emergenza climatica è l’epifenomeno più evidente fra quelli che hanno imposto i nuovi paradigmi della resilienza, l’indeterminatezza programmatica, la flessibilità morfologica, gli approcci sistemici aperti. Lontana dall’essere un semplice adeguamento tecnico a nuove esigenze, l’architettura resiliente chiarisce progressivamente i suoi assunti teorici e le sue derivazioni culturali. Un approccio genealogico rispetto al ritorno di temi metabolisti ne mette in prospettiva l’evoluzione e mira a fornire un contributo alla comprensione delle modalità di definizione formale di queste nuove architetture.

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Biografia autore

Zeila Tesoriere, Università degli Studi di Palermo

Architetto e PhD, è Professore Associato presso il Dipartimento di Architettura. Coordina l’asse 2 Projets et Réalisations del LIAT (Parigi, Francia). La sua ricerca esplora il progetto di architettura come produzione culturale situata, elaborata in un quadro marcato da transizione energetica, decrescita, resilienza ed economie circolari.
E-mail: zeila.tesoriere@unipa.it

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Pubblicato

20-12-2019

Come citare

Tesoriere, Z. (2019) «Dopo la firmitas. Prospettiva metabolista di architetture resilienti », AGATHÓN | International Journal of Architecture Art and Design, 6(online), pagg. 58–65. doi: 10.19229/2464-9309/662019.

Fascicolo

Sezione

Architettura | Saggi & Punti di vista